GIULIO GHIGLIONE

RICORDO DI GIULIO GHIGLIONE

Da oltre un anno, ogni giorno, i mezzi di comunicazione ci danno impietosamente i numeri dei contagi e delle vittime dell’epidemia da coronavirus, numeri che nascondono sofferenze, disperazione, dolore. Purtroppo anche diversi nostri associati ed amici sono stati colpiti, alcuni ne sono usciti, altri non ce l’hanno fatta. Tra questi ultimi ricordiamo Giulio GHIGLIONE di Genova il cui figlio Massimo mi scrisse ad inizio dicembre dandomi la terribile notizia che il 23 novembre suo padre era venuto a mancare dopo due settimane di terapia intensiva, creando un grande, incolmabile vuoto a lui e alla madre Marilena.
Giulio non era socio della nostra Associazione in senso formale ma lo era in quello sostanziale. Ha sempre appoggiato dall’esterno l’Anvrg e la sezione di Genova ma era soprattutto un appassionato lettore di “Camicia Rossa” che apprezzava e sosteneva regolarmente e cospicuamente anche con l’invio di libri, riviste, ritagli di giornali, gadget, fotografie, documenti. Lo legava ai garibaldini la fedeltà all’idea, l’amore per la tradizione risorgimentale, l’interesse per la storia, la generosità e spontaneità di sentimenti che ritroviamo nel volontariato delle camicie rosse tra Otto e Novecento le cui vicende lo appassionavano.
Giulio non mancava mai agli appuntamenti importanti, specie nella sua città. A Quarto ogni anno era una presenza immancabile alla celebrazione della partenza dei Mille, così come alle iniziative del Museo del Risorgimento, sempre accompagnato dalla sua Marilena. Nel 2007 ricordo di averlo conosciuto di persona durante il viaggio-pellegrinaggio a Caprera organizzato dalla nostra Associazione nell’anno del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Rammento l’emozione e un grande sorriso nel salutarmi: questa è l’immagine più bella che mi è rimasta di lui.
“Sono sicuro che mio padre – scrive il figlio Massimo – le porge un grande saluto a lei e all’Associazione Garibaldina”. E noi tutti ricambiamo il saluto di Giulio Ghiglione e rinnoviamo alla famiglia i sentimenti di affetto e di vicinanza. (Sergio Goretti)